La sabbiatura criogenica è simile a quella tradizionale, con la differenza che al posto della sabbia, granuli di vari materiali, di soda caustica o di bicarbonato, usa pellet di CO2 (ghiaccio secco).
La caratteristica unica dell’utilizzo di questi granuli sta nel fatto che i granuli allo stato solido sublimano (vaporizzano) nel momento dell’impatto con la superficie grazie alla combinazione impatto-dissipazione di energia e lo shock termico, provocato dal trasferimento di calore tra ghiaccio secco e superficie.
Il gas si espande dalle 500 alle 800 volte il volume iniziale del pellet, in alcuni millisecondi, durante i quali avviene una vera “micro-esplosione” nel punto di impatto.
Grazie alla vaporizzazione dell’anidride carbonica, il processo di criosabbiatura non genera alcun residuo secondario. Tutto ciò che resta da ascprtare è il contaminante rimosso dalla superficie trattata.